Incomprensioni e magie

Fsn fic misteriosa su ron e Hermione

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  1. Karmy^_^
     
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    La tempesta dopo la quiete

    Attenzione contiene spoiler 6°
    libro... spero vi piaccia^^
    Attenzione questa FF è consigliata ad un pubblico adulto NC17.
    Tutti i diritti e i personaggi appartengono alla Rowling.


    Il vento soffiava forte nell’aria natalizia di Hogwarts. Le finestre del dormitorio femminile delle Grifondoro si spalancarono improvvisamente facendo imperversare un gelido freddo nella stanza tiepida.
    Nel buio gli occhi di Hermione invece erano aperti e arrossati da un bel po’.
    Nella sua testa ronzavano le immagini di quella che avrebbe dovuto essere una splendida serata, data la vittoria della squadra di Quiddich, ma non era così.
    Le uniche scene impresse nella sua mente erano quelle di Ron che sbaciucchiava Lavanda sulla poltrona della sala comune davanti a tutti e senza ritegno; pensare che su quella poltrona avevano studiato, riso e parlato di segreti insieme tante sere… per sei anni… e ora che aveva fatto lei di tanto assurdo per meritarsi un simile trattamento.
    “Che stupida che sono! Lo avevo anche invitato alla festa di Natale… ”. Dopo qualche minuto Hermione cercò di calmarsi e di pensare che oramai non poteva farci nulla e che era proprio inutile domandarsi il perché di quel gesto.
    “Tanto Ron Weasley fa sempre cose assurde! ”
    Alzatasi in piedi, andò decisa nella sala comune; non riusciva a chiudere occhio senza pensare alla situazione raccapricciante di poche ore fa.
    Lo scenario che le si propose davanti agli occhi era impressionante, una baraonda.
    Residui di cibo, festoni, bottiglie ovunque e il fuoco nel camino ancora acceso.
    Focalizzato lo scempio Hermione inorridita lanciò subito un incantesimo pulente.
    - Gratta e netta! - “Che porcile! Non è detto che un prefetto debba fare da serva a tutta la casa grifondoro… e poi non sono solo io prefetto!”
    Nella mente della ragazza, riemerse il volto del suo odiato compagno di ronde notturne e il desiderio di lanciargli un altro incantesimo “oppugno” era molto forte.
    Detto fatto, proprio in quel momento la porta dietro il quadro si aprì rivelando proprio la coppia generatrice dei suoi incubi notturni.
    Hermione fece finta di non vederli mentre finiva di mettere ordine.
    Dal canto suo Ron era livido di rabbia e aveva ancora i tagli sul viso e sulle braccia sanguinanti.
    - Ronnino tesoro non è meglio andare da Madama Chips per farti curare? –
    - No, non è nulla, Lavanda… sto bene. – Mugugnò.
    - Come hai fatto a farti quei tagli? Amore mio adorato… -. Guardando torva Hermione.
    - Sai quando le persone non riescono a controllare i propri incantesimi… -.
    Il volto della ragazza che puliva divenne scarlatto e i suoi occhi si gonfiarono d’odio.
    Per fortuna Ron aveva capito che stava esagerando era meglio che tacesse sicuro che gli sarebbe arrivato un incantesimo peggiore di “oppugno”.
    La grifondoro non fece una piega e continuò a pulire ignorando l’esistenza dei due.
    Dopo qualche minuto fu Lavanda che fece finta di accorgersi della presenza femminile.
    - Ah… Granger ancora in piedi ?
    - Ciao Lavanda!- Disse sfoderando un sorriso alquanto artefatto e ignorando il suo accompagnatore.
    - Beh… sì, anche sé non è compito dei prefetti pulire… questa sala, non può restare un porcile! – Pose l'accento sulla parola prefetti con una punta d’astio.
    - Come mai non hai festeggiato con noi la vittoria della squadra? – Replicò sarcastica.
    - Non mi piacciono molto le feste chiassose e poi sono un po’ stanca.
    - Capisco, non apprezzi i festeggiamenti post-partita, preferisci le feste ricercate del professor Lumacorno eh? –
    Hermione la guardò con aria sdegnata mentre a Ron solo ora veniva in mente l’invito della ragazza.
    - Almeno alle feste del Lumaclub si parla d’argomenti interessanti e non si assistono a scene di dubbio gusto! – Le disse con aria sprezzante.
    Gli occhi di Lavanda si socchiusero a forma di fessura nell’intento di soppesare la frase e cercare un'adeguata risposta per controbattere, mentre Ron oramai era diventato invisibile agli occhi delle due grifondoro.
    - Dai cara… non mi sembra il caso di fare la bigotta. – Le disse in tono mellifluo.
    Gli occhi dell’altra emanavano saette e il viso era scarlatto di rabbia. Il ragazzo che guardava preoccupato la scena avrebbe giurato che stesse per scagliarle un “avada kedavra” quando…
    - Lavanda, perché non mi faccio palpeggiare in pubblico, non vuol dire che io sia bigotta! In più il coprifuoco è passato da circa un paio d’ore, come prefetto, ti ordino di andare a dormire se non vuoi che prenda provvedimenti e magari cerca di calmare i bollenti spiriti. – Aggiunse sottovoce.
    Non poteva competere sul piano verbale con Hermione, pensò Ron, d'altronde lui aveva contribuito ad affinare questa sua capacità con sei anni di litigi.
    Sdegnata e costretta ad obbedire si avviò verso il dormitorio, non prima di aver dato al ragazzo un bacio mozzafiato di un paio di minuti, meritandosi sguardi di disgusto da parte del prefetto donna.
    - Buonanotte Ronron a domani!
    - Eh… notte Lavanda. – Disse sottovoce.
    Nella stanza calò il silenzio, disturbato solo dallo spostarsi d’oggetti dovuti all’incantesimo pulente che cessò pochi minuti dopo.
    Hermione stanca si lasciò cadere sul divano facendo comparire una tazza di tè mentre Ron si mosse nell’intento di recuperare qualche cerotto da mettere sulle ferite, senza proferire parola soltanto guardando sottecchi l’amica in silenzio.
    - Dannazione!- Gli era caduta una bottiglia vuota di burrobirra sul piede.
    La ragazza non poté fare a meno di esibire un ghigno soddisfatto che l’amico notò con irritazione.
    - E’ colpa tua se mi sono fatto male!
    - Non è colpa mia se sei incapace. – Rispose secca.
    Al che il ragazzo sbottò furiosamente.
    - E’ colpa tua sé sono costretto a cercare cerotti per rimediare a quello che mi hai combinato! Tu e i tuoi maledetti canarini!
    - Non penso sia rilevante, non devi mica andare ad una festa! Segui i consigli della tua Lavlav… fatti curare da Madama Chips, Ronron! – Disse in tono canzonatorio.
    Colpito e affondato! Il ragazzo rispose con una smorfia voltandogli le spalle.
    La mora stanca dell’arida discussione si alzò dirigendosi verso il dormitorio.
    - E’ meglio che vada a dormire.
    - Si vai, saputella, sotuttoio. – Mugugnò a bassa voce.
    Hermione si girò di scatto, dopo aver udito le sue parole.
    - Vai al diavolo Ron! Se io sono una saputella tu sei un’idiota e non rivolgermi mai più la parola! – Disse tutto d’un fiato.
    Ron fece una faccia arrabbiata e si voltò dall’altra parte mentre l’amica stava correndo via in lacrime. “ Sì, sono un’idiota non c’è dubbio… ma se l’è cercata” pensò tra se.

    Edited by Karmy^_^ - 13/4/2006, 15:06
     
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  2. ^Chlax^
     
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    a ridaje... Karmy lo vuoi leggere questo avviso per favore?E' già la seconda volta che te lo dico nel giro di neanche 5 minuti.
    http://www.forumfree.net/?t=2971216

    Edited by ^Chlax^ - 13/4/2006, 10:43
     
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  3. Scar7
     
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    Bella anche questa ff
    Mi piace l'idea di rivisitare questa parte del 6° libro dal punto di vista di Ron e Hermione.
    Però ricordati di modificare il messaggio e scrivi chiaramente che la ff è tua.Dai non ho visto mai Chlax saltare da un topic all'altro come in questo periodo
     
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  4. Karmy^_^
     
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    Perdono... ho postato le versione senza avvertimenti... Scusate tantissimoo :tristo: :urca:
     
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  5. Karmy^_^
     
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    Capitolo 2 "Colpito e affondato"

    Bene... nell'arco di 2 capitoli Ron ha compreso finalmente i suoi sentimenti e di essere un perfetto idiota!

    Attenzione questa FF è consigliata ad un pubblico adulto NC17.

    La mattina del 22 dicembre era molto più soleggiata del previsto e Hogwarts fermentavano i preparativi per le vacanze natalizie ma soprattutto per la festa d’elite del professor Lumacorno.
    La sala comune dei grifondoro era in perfetto ordine e non sembrava portare tracce degli accadimenti della notte prima.
    Hermione scese di corsa le scale, del dormitorio, vestita di tutto punto. Aveva l’aria molto preoccupata. Nel medesimo istante dall’altra scalinata fecero capolino un mogio Harry e un Ron ancora in dormiveglia.
    La ragazza salutò velocemente il compagno occhialuto riservando uno sguardo disgustato all’altro grifondoro, e si diresse con passo spedito verso la sala grande.
    I due amici si guardarono negli occhi, più che altro Harry guardava torvo e con aria interrogativa Ron che sbuffò allontanando un ciuffo ribelle dalla faccia.
    “Adesso devo trovare assolutamente qualcuno per il ballo… con chi potrei andare per far incavolare Ron?”
    Nel corridoio del primo piano la ragazza trovò la risposta ai suoi quesiti. Con la solita aria spavalda camminavano a pochi metri di distanza Corman McLaggen detto “troll” e quell’antipatico di Zacharias Smith.
    Certo la scelta era alquanto ardua, quei due erano degni l’uno dell’altro ma di sicuro erano i due ragazzi che l’amico rosso odiava di più dopo Malfoy.
    “McLaggen o Smith… devo pensare bene… ”.
    Nella mente della mora d’improvviso balenò un lampo di genio.
    “Certo… se invito McLaggen che gli ha quasi soffiato il posto in squadra, Ron si arrabbierà di brutto. D'altronde si odiavano già prima; è proprio la scelta giusta!”.
    Anche il fato aiutò la scelta di Hermione, proprio in quel momento Smith girò l’angolo sparendo in un’aula e lasciando McLaggen solo.
    Occasione perfetta, la ragazza continuò a camminare guardando la sua vittima con un sorriso angelico che colpì nel segno dopo qualche secondo. Stranamente fu il ragazzo a parlare per primo andandosi a fermare proprio vicino ad una corona di vischio appesa alla parete come decorazione di Natale.
    - Ciao Hermione Granger… come va? Splendida giornata eh? -
    Era proprio buffo quando cercava di sembrare educato, gli ricordava un po’ Grop quando cominciava ad imparare le prime parole, pensò Hermione.
    - Ciao McLaggen, a me bene e a te?
    - Bene grazie… senti mi chiedevo se… Ci vieni al ballo? Hai già un accompagnatore? -
    La brunetta era piacevolmente sorpresa. Invitare un ragazzo era più facile del previsto; in effetti, non aveva fatto proprio il minimo sforzo. Invece il “troll” notava forse per la prima volta che la Granger era diventata una bella ragazza, peccato fosse amica di Harry-capitano-dei-miei-stivali e Ron-imbroglione-Weasley.
    - Certo che ci vengo, anche sé non ho un accompagnatore per il ballo. - Disse con un tono innaturalmente dolce.
    - Allora… ti andrebbe di venire con me? -
    La ragazza si finse lusingata.
    - Sì… ci vengo volentieri. – Rispose sbattendo le ciglia.
    - Sono contento! Pensavo che ci andassi con Weasley o con Harry…
    - Chi te le dice queste scemenze? Harry ci va con Luna e Ronald… nemmeno morta ci andrei con lui! - Sussurrò con astio.
    - Beh… pensavo che foste amici. Hai ragione meglio andare con una persona che ti piace invece del solito amico. - Disse goffamente imbarazzato.
    “Cos’è una dichiarazione?” pensò Hermione esterrefatta.
    - Sì… hai ragione. Beh… devo andare. S'è fatto tardi! Ci vediamo stasera alle otto, ok?
    - D’accordo! – Nel salutarla le diede un pizzicotto sulla guancia, che la ragazza fece finta di gradire.
    “Se lo fa di nuovo gli lancio un expelliamus” pensò allontanandosi.
    Dopo una disastrosa lezione di trasfigurazione. Hermione, carica di vendetta, si diresse nella sala grande. Spedita avanzò verso il tavolo dei grifondoro, dov’erano seduti Harry, Ronron con Lavanda avvinghiata al collo e Calì.
    - Oh, ciao Hermione!
    - Ciao, Calì! – Disse sorridente ignorando il resto della comitiva.
    - Vai alla festa di Lumacorno?
    - Non sono stata invitata. Dicono che sarà proprio bello! Tu ci vai vero?
    - Sì, vedo Cormac alle otto e poi… -.
    In quel momento Ron riemerse dal bacio con Lavanda.
    - Andiamo insieme alla festa.
    - Cormac McLaggen vuoi dire?
    - Esatto. Quello che è “quasi”, diventato portiere di grifondoro. - Aggiunse in tono mellifluo.
    - Allora stai con lui? – Chiese Calì con gli occhi sgranati.
    - Oh… sì… non lo sapevi?
    - No! – Esclamò elettrizzata dal pettegolezzo.
    - Ti piacciono i giocatori di Quidditch eh? Prima Krum poi McLaggen… -.
    - Mi piacciono i giocatori di Quidditch “molto bravi”. – la corresse Hermione, sorridente.
    - Beh… devo andare a prepararmi per la festa… -. E se ne andò canticchiando allegramente.
    Le ragazze si erano già immerse nella discussione Hermione/McLaggen, mentre Ron s’era incupito non potendo credere alle sue orecchie; Harry invece rifletteva sugli abissi nei quali le ragazze possono sprofondare per amor di vendetta.
    Nella sala comune erano quasi le otto, e nell’aria la tensione era palpabile.
    Seduto sul divano c’erano Ron che tentava di aggiungere qualche riga al suo compito di pozioni e Lavanda che continuava ad interromperlo per sbaciucchiarlo. Dall’altro lato c’erano Calì e Padma che leggevano riviste rosa. Harry scese le scale di corsa, doveva passare a prendere Luna ed era già in ritardo. Le ragazze della stanza lo guardarono ammirate. Ron cercando di staccarsi dalla sua ragazza attaccò bottone con l’amico che sfoggiava un abito molto elegante.
    - Ah… Harry! Complimenti! Sei molto elegante!
    - Eh… grazie, ma devo scappare sono in ritardo.
    - Per Lunatica Lovegood? – Disse ridacchiando.
    Harry lo guardò corrucciato.
    - Hermione è già scesa?
    - No… non ancora. – Rispose Calì intromettendosi. Guardando la faccia di Ron che arrossiva sdegnato.
    - Va bene, tanto la vedrò alla festa. – Disse uscendo di fretta e salutando Ron con un cenno.
    In quel momento un rumore di tacchi alti sempre più vicino proveniva dal dormitorio femminile.
    Hermione scese le scale aggiustandosi il fermaglio nei capelli.
    Era splendida! Indossava un abito lungo di velluto rosso scuro. Era attillato con lo scollo a barca che lasciava le spalle scoperte e il seno in bell'evidenza; su ogni bordo vi erano piccoli brillantini rossi sparpagliati. Uno spacco malizioso lasciva intravedere la coscia snella e perfetta. I capelli erano lasciati morbidi sulle spalle e raccolti da un lato con un fermaglio brillantinato a forma di stella.
    Il trucco era sobrio eccetto che per il lucidalabbra che rendeva la sua bocca un’invitante ciliegia.
    - Cavoli! Hermione sei bellissima! – Disse Calì rizzandosi in piedi.
    - Eh… grazie. Rispose imbarazzata la mora guardando di sfuggita Ron.
    Il rosso era rimasto con la bocca aperta non sapendo cosa pensare oltre le milioni di cose oscene tipo "Vorrei essere il suo vestito... e altre cose troppo piccanti da poter scrivere" . O meglio una cosa non oscena la pensava.
    Rifletteva su quanto era stato stupido a perdere un’occasione così ed ora era costretto a rimanere con quella piovra di Lavanda. Hermione era ancora più bella e sexy di quanto non fosse al ballo del ceppo.
    - Scusami Calì, ho preso il tuo fermaglio in prestito, posso?
    - Certo Hermione ti sta benissimo.
    - Grazie… sei gentilissima. - Disse arrossendo.
    Ron avrebbe voluto mangiarsi le mani. Hermione, la sua Hermione, era lì splendida e tutta in tiro per quel… troll/babbuino di McLaggen. La rabbia lo fece diventare rosso pomodoro.
    In quel preciso istante entrò l’accompagnatore, anche lui vestito di tutto punto.
    Alla vista della sua dama, McLaggen rimase fulminato, mai avrebbe potuto immaginare che quella secchiona della Granger fosse uno schianto in abito da sera e che avesse quel corpo mozzafiato. Intanto il rosso lo guardava sottecchi con lo sguardo torvo.
    - Ciao Hermione! Sei splendida! Eh… questi sono per te. – Mormorò imbarazzato dando un braccialetto di rose rosse alla ragazza .
    - Grazie mille! Sono bellissimi! Eh… anche tu stai benissimo. – Disse abbassando lo sguardo.
    Ron scimmiottava l’ultima frase di Corman con sdegno, beccandosi un’occhiataccia da Lavanda e riscuotendo risatine divertite delle altre due compagne.
    D’improvviso nella sala calò un silenzio imbarazzante.
    - Eh… Cormac, andiamo? – Fece con un cenno Hermione.
    - Certo. – Sorrise McLaggen.
    - Divertitevi! – Risposero le ragazze in coro.
    - Grazie! Ci divertiremo sicuramente! – Replicò una raggiante e soddisfatta Granger.
    Ron era livido di rabbia e desiderava tanto seguirli per vedere se quello zoticone avrebbe azzardato allungare una delle sue zampacce sulla sua Hermione. “ La mia Hermione? Santo Merlino che dico… sono impazzito! Lei è solo un’amica! Sì un’amica e basta… ma non bastava Krum? Non sopporto che esca con un altro… un altro che non sia io!” Finalmente Ron comprese il significato di quella sensazione strana che lo attanagliava ogni volta che Hermione gli si avvicinava. Le voleva bene… anzi era sicuro. L’amava! Ora era troppo tardi. Per l’ennesima volta, aveva perso l’opportunità di andare ad un ballo con la ragazza dei suoi sogni! “ Ha proprio ragione lei… sono un’idiota!”
     
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  6. Scar7
     
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    bel capitolo
    aspetto con ansia la festa
     
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  7. AstrocappellO
     
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    Spettacolare ff, pure io aspetto la festa
     
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    Bellissima!
     
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  9. Karmy^_^
     
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    “Terrore all’ombra del vischio” terzo capitolo.
    Terzo cap tutto per voi... sempre NC17. Attenzione Spoiler 6° libro



    L’ufficio del professor Lumacorno era addobbato veramente in modo eccentrico. Sembrava un gran circo natalizio con festoni e corone di vischio piazzate in luoghi inopportuni e un arredamento in stile harem. In compenso al cattivo gusto del docente, in quella stanza vi erano riunite le persone più importanti di Hogwarts, forse dell’intero mondo magico.
    Le sorelle Stravagarie chiacchieravano rumorosamente con un Lumacorno più mellifluo che mai; Piton era nel bel mezzo di una discussione con la Mc Granitt sempre sul solito tema “la cattedra di difesa contro le arti oscure” e tutti gli altri invitati avevano proprio l’aria di divertirsi un mondo.
    Tutto sommato la festa era riuscita più che bene e sicuramente sarebbe stata ricordata nella storia di Hogwarts come la più eccentrica e popolata serata pre-natalizia.
    Hermione si sentiva un po’ spaesata, non riusciva a vedere nessuno dei suoi amici in mezzo a quel turbinio di persone, e in più Mc Laggen essendo molto alto impediva una visuale completa sulla popolazione della festa.
    D’improvviso Cormac alzo il braccio destro agitandolo con forza. La ragazza pensava fosse impazzito, ma in realtà erano ben altre le sue intenzioni. Insomma con gesti goffi cercava di richiamare l’attenzione di Dean che stava ad appena pochi metri da lui in compagnia di un’elegantissima Ginny in abito verde.
    Il ragazzo suo malgrado notò quell’armadio che lo salutava e non poté fare a meno di ricambiare e avvicinarsi.
    Hermione fu sollevata alla vista di Ginny che sicuramente era molto più rilassata di lei.
    - Ciao Ginny! Oh… meno male che ci sei anche tu!
    - Ciao Hermione, ma stai bene?
    - Eh… in che senso? Che vuoi dire?
    - Nel senso, ti ha dato di volta il cervello uscire con troll- McLaggen?
    - Beh… non sono solo io che faccio cose strane… -. Alludendo al fratello della rossa.
    - Mh… -. Ginny arrossì notevolmente sapendo che era stata lei a scatenare il comportamento assurdo di Ron.
    - Ginny sbaglio o mi nascondi qualcosa? – Disse avvicinandosi pericolosamente e guardando torva l’amica.
    - Eh… io beh… veramente non mi ammazzare ti prego! – La pregò.
    - Perché ti dovrei ammazzare? Dimmi non mi far stare sulle spine!
    - E’ colpa mia! Sé Ron si comporta da idiota…cioè più del solito. – Disse sottovoce.
    - Cosa?! Cosa avresti fatto tu per farlo uscire di testa più di quanto non lo sia già.
    - Semplice, l’ho insultato!
    - Quello lo fai sempre. – Aggiunse asciutta.
    - Ecco io e Dean ci stavamo baciando quando lui mi vede e comincia ad inveire contro di me… dicendo stupidaggini del tipo baciarsi è disgustoso…
    - Allora?
    - In verità gli ho detto che ha la maturità sessuale di un dodicenne… e che era l’unico a considerare un bacio qualcosa di cui vergognarsi.
    - Beh, gli ho detto che anche Harry aveva baciato qualcuno.
    - Sì giusto.- Annuì vigorosamente.
    - Eh… e che anche tu avevi baciato Krum… -. Disse d’un fiato.
    - Tu cosa!? – Hermione sgranò gli occhi e spalancò la bocca nell’attesa che il sangue le tornasse al cervello. Dopo poco emise un grido soffocato che nessuno notò in quella baraonda di festeggiamenti.
    - Ginny ma come ti è saltato in mente? Io non ho mai baciato nessuno… -. Disse arrossendo.
    - Davvero! Ma io credevo che… beh, sì insomma il ballo, il corteggiamento…
    - Sì, c’ha provato, lo ammetto! Ma non vuol dire certo che se uno ti porta ad un ballo tu poi gli devi qualcosa!
    - Eh… sì ma non è sempre così! Vai ad una festa con il più bel giocatore di Quidditch e non lo baci? - Figurati che anche Harry lo ha pensato! Dai insomma, lo avresti pensato anche tu! – rispose ridendo nervosamente.
    - Eh… d’accordo ma perché non lo ha chiesto a me, se gli interessava l’argomento e anche voi perché non me lo avete chiesto? – Domandò con astio.
    - Hermione, ti chiedo scusa, ma purtroppo sappiamo benissimo com’è fatto Ron, preferirebbe morire nel dubbio invece di chiederti questo genere di cose.
    - Quindi il fatto di ignorarmi e di non parlare con me era dovuto a questo?
    - Sì certo, ma non solo. – Disse con un sorriso malizioso.
    La mora sgranò gli occhi.
    - Vuoi dire che anche Lavanda è una ripicca nei miei confronti?
    - Cinquanta punti a grifondoro! – Esultò Ginny.
    Hermione non poteva credere alle sue orecchie. Quello stupido aveva creato una tragedia greca per una cosa di due anni prima! La sua mente vagava in improbabili spiegazioni e giri di parole, consapevole che la cosa più importante da fare era affrontare l’amico e cantargliene quattro.
    All’ improvviso si sentì strattonare, era McLaggen che riemerso da un' interessantissima conversazione sul Quidditch con Dean, chiedeva alla sua dama sé gradisse da bere.
    La ragazza annuì distratta alla proposta. Guardando il suo cavaliere allontanarsi, d’improvviso le vennero in mente le parole di Ginny. Un dubbio agghiacciante s’insinuò nella sua testa. Sé Cormac dopo quella serata avesse voluto di più da lei? In effetti, lui era stato esplicito nel dirle che le piaceva e ripensandoci anche dire di no a Krum aveva comportato una notevole fatica, ora certamente avrebbe dovuto farne il doppio per liberarsi del quasi portiere dei grifonodoro.
    L’unica cosa da fare era cercare un modo per ritirarsi in sala comune il più presto possibile.
    Stava pensando a delle scuse plausibili da rifilare al suo accompagnatore quando il diretto interessato tornò con due bicchieri di sidro.
    - Prendi…
    - Grazie mille... eh senti… -. Sibilò sotto voce.
    Inutile, il ragazzo già s’era immerso in un’aberrante telecronaca delle sue parate storiche di Quidditch, tracannando tutto quello che gli passava sotto mano; anche uno strano e non meglio identificato liquido verdognolo, tipo sidro. Lei faceva finta di ascoltarlo con ammirazione sperando che la serata passasse più in fretta possibile. Dalle partite improvvisamente l’argomento di conversazione si spostò sul vischio ed il suo significato. Senza preavviso McLaggen s’avvicino pericolosamente a Hermione cercando in modo goffo di baciarla. Lei con uno scatto felino accortasi del pericolo, glissò, allontanandosi con la scusa di dover dire una cosa a Ginny.
    “ Mi sono salvata per un pelo!” Ringraziò Merlino per la sua agilità.
    Tra la folla finalmente notò una faccia amica. Era Harry che chiacchierava con Luna e con la professoressa Cooman.
    -Harry! Menomale che ci sei!
    - Ciao Hermione! Che hai combinato? – Vedendola leggermente sconvolta.
    - McLaggen… vischio… bacio. – Mugugnò terrorizzata.
    - Bene! Così impari ad invitarlo ad una festa.
    - Oh!Dio! Eccolo… tu non mi hai visto! – Disse in tono severo allontanandosi come un fulmine.
    Un energumeno si avvicinò con passo pesante al giovane ragazzo.
    - Ciao Harry! Hai visto Hermione?
    - No, mi spiace. Non ti senti bene? Sei strano! – Disse notando la faccia livida del compagno.
    - Sto benissimo Potter! – Ribatté in modo sprezzante e malvagio.
    - Ah… ok! Sé lo dici tu… -. Aggiunse sussurrando.
    - Devo trovare Hermione! – Gli occhi del gigante per un istante saettarono malvagità. Harry preoccupato sperò che Hermione fosse già lontanissima da Cormac.
    Con passo spedito la ragazza si stava allontanando dalla festa per tornare in sala comune, nel suo cuore sperava di non beccare Ron e Lavanda che si sbaciucchiavano in qualche angolo.
    Per calmarsi e riprendere fiato dal pericolo appena scampato si affacciò ad una finestra.
    La neve fioccava leggera e il cielo era di un nero-blu nuvoloso; nei suoi pensieri apparivano le immagini del suo migliore amico e quella piovra di Lavanda, avvinghiati sulla poltrona e non poteva fare a meno di provare delusione e rabbia per tutta la situazione venutasi a creare.
    “ A saperlo lo baciavo Viktor… tanto tutti già sanno com’è andata!” sbuffò malinconicamente.
    Un brivido di gelo le pervase il corpo, ma non era dovuto alla finestra aperta bensì alle mani di McLaggen che le cinsero la vita con forza.
    - Ah… Cormac… io stavo… non mi sento bene… cioè… -. Biascicò imbarazzata.
    L’energumeno la ignorò, stringendola violentemente e schiacciandola contro il suo corpo. La ragazza si sentì mancare il fiato cominciando ad avere una paura folle che non se sa sarebbe cavata solo con un bacio.
    - Non vedi Granger; siamo di nuovo sotto il vischio… è proprio destino non trovi? – La mora sperò ardentemente che fosse solo un incubo, purtroppo non lo era; si sentì in trappola quando il giovane grifondoro cominciò a baciarle la spalla nuda risalendo velocemente verso il piccolo collo bianco e profumato. In preda al panico la ragazza si divincolò dalla presa senza successo trovandosi quasi stesa sul davanzale, con l’abito strappato all’altezza del seno. Lacrime di terrore le scendevano lente dalle guance e la sua voce era praticamente bloccata così come il suo respiro. McLaggen toccò con sgraziata malizia la parte di pelle nuda che era emersa dal vestito lacero e con uno scatto coprì le labbra di Hermione con le sue in modo violento. La giovane si sentì morire! Era disgustata e tremante tra le braccia di un mostro. “Devo liberarmi a costo della vita! Non voglio che succeda quello… non adesso… non con lui!”. La lingua del ragazzo scivolo tra le sue labbra costringendola ad aprirle ma in un lampo lei gli morse il labbro facendolo sanguinare.
    - Maledetta! – Gridò con uno sguardo infiammato e le tirò un ceffone in pieno volto. Il dolore fu lacerante; d’istinto si coprì con la mano il volto e il labbro colpiti, guardando con aria sconvolta il suo aggressore. Non riusciva a crederci, non poteva essere McLaggen quello, il suo sguardo era più simile a quello di un lupo assatanato che a quello di un adolescente in preda agli ormoni. Nemmeno il tempo di pensare; che lui si lanciò addosso di nuovo addosso a lei. Con un braccio la teneva avvinghiata a lui e con l’altra mano in un gesto nervoso tentava di sbottonarsi i pantaloni. Un lampo di genio saettò nello sguardo di Hermione. “La bacchetta!”. Ricordava d’averla infilata nella calza autoreggente; in periodi come questi era più sicuro girare armati. Come poteva prenderla però? Doveva fare in fretta prima che succedesse l’irreparabile. “ Ci sono!”. Con suo disgusto capì che l’unica possibilità era quella di fingersi interessata a Mc Laggen per lasciare che si staccasse quel tanto che bastava per recuperare l’oggetto della sua salvezza.
    - Ehi… Cormac, tesoro aspetta! Fammi stare più comoda! Alzo un pò il vestito; così ci divertiamo.- Si sforzo di dire in tono sensuale.
    - Eh? Sapevo che ti piaceva… -. Rispose con uno sguardo lubrico. Era quasi riuscito a calarsi i pantaloni ma Hermione fu più veloce! Scostò l’abito ed estrasse in modo fulmineo la bacchetta gridando “pertificum totalus”. L’energumeno fu subito neutralizzato, diventando una grossa statua di pietra con i pantaloni alle caviglie. La ragazza tirò un sospiro di sollievo ma non smise di tremare, ben presto i suoi sospiri si trasformarono in un pianto sommesso. Mai avrebbe immaginato una cosa simile, ma soprattutto che il suo primo bacio era quasi diventato una violenza sessuale. Lentamente si trascinò verso la sala comune, con una mano si reggeva il vestito strappato e con l’altra si tastava le labbra gonfie e rosse.
    - Maltafinocchia. - Ordinò con voce roca, alla signora grassa. La porta s’aprì in un istante e lei finalmente si sentì sollevata di essere al sicuro. La sala comune era calda e accogliente come al solito e fortunatamente non c’era anima viva. Hermione troppo stanca per andare in dormitorio, prese una coperta e avvolgendosi, si rannicchiò dietro al divano fissando il fuoco nel camino.
    Dopo qualche minuto entrarono uno stanco e mogio Ron accompagnato dall’appiccicosissima Lavanda.
    - Notte Ronron, io vado! – Squittì Lavanda.
    - Notte Lavanda. – rispose in tono piatto.


    "Una magica riappacificazione" Capitolo 4

    Et Voilà... anche l'ultimo cap moolto spoiler e moolto NC17 Spero che vi garbi^^

    La ragazza dietro il divano pregò Merlino che il compagno non s’accorgesse della sua presenza. Purtroppo Santo Merlino, l’aveva già aiutata troppo stasera. Ron stancamente si trascinò verso il dormitorio, facendo cadere una boccetta d’inchiostro fortunatamente chiusa, dietro il divano. Con gran fatica si chinò per prenderla, con sua grande sorpresa incontrò lo sguardo lucido di Hermione.
    Cercando di darsi un tono si rialzò di scatto.
    - Che ci fai qui! Già di ritorno? - Disse freddo.
    - Eh… sì ero stanca. - Rispose piano.
    - Allora perché non sei in dormitorio?
    - Mi ero appisolata qui. – Affermò.
    - Il troll… vale a dire McLaggen dove l’hai lasciato? – Domandò fingendo distacco. Al suono di quel nome, Hermione si sentì ripercorrere dallo stesso brivido di pochi minuti fa.
    - Alla festa suppongo… -. Sussurrò cercando di rimanere calma.
    - Secondo me non ti ha calcolato un secondo quello zotico e tu annoiata te ne sei tornata qui! – Affermò con una punta di cattiveria. Lo sguardo della ragazza si offuscò di lacrime e nel suo cuore sentì una fitta lancinante. D’improvviso in preda alla rabbia si alzò di scatto facendo scivolare via la coperta. Lei con labbro rotto e guancia gonfia e il vestito strappato era in piedi davanti a lui e lo guardava con disprezzo.
    - Ron la fissò a bocca aperta e si sentì mancare per la scena a cui i suoi occhi stavano assistendo.
    - Penso che mi abbia calcolato anche abbastanza! – Gridò un Hermione con occhi di fuoco. Il ragazzo non riusciva a connettere, nella sua mente un milione di sensazioni ribollivano e una rabbia incontenibile stava pervadendo il suo corpo.
    - Che ti ha fatto quel bastardo! Rispondi Hermione! - Disse alzando la voce.
    - Si è preso il suo bacio sotto il vischio! –. Rispose con un singhiozzo. Ron era fuori di sé, la strinse per i polsi appoggiandola contro il divano.
    - Solo questo Hermione? Giurami che non è successo altro! La ragazza lo guardò con rabbia.
    - Solo questo? Ron si è preso un bacio… il mio primo bacio! Non è successo nient’ altro, almeno io non l’ho fatto accadere!
    - L’ ammazzo quello schifoso!
    -Non ce ne bisogno l’ho pietrificato! – Disse stancamente. Il rosso si sentì sollevato e atterrito allo stesso tempo.
    - Com’è il tuo primo bacio? – Domandò incredulo soffermandosi su quell’affermazione.
    - Sì il mio primo bacio! Pensavi anche tu che avevo baciato Krum? – Ringhiò furiosa.
    - Il ragazzo si sentì mancare. Com’era possibile che lei avesse detto di no ad uno come Krum e lui che stupido, aveva combinato un casino mettendosi con Lavanda per far pagare ad Hermione una cosa che non aveva mai fatto. Ma era così?
    - Giurami che non hai baciato Viktor! – Disse stringendole ancora più forte i polsi. La ragazza in un istante riprovò la brutta esperienza di poco fa e cominciò a tremare.
    - Non mi fare del male ti prego! – Disse con occhi imploranti al suo amico.
    - Ron la guardò sorpreso e come risvegliatosi si ritrovò sopra ad Hermione mezza nuda, mentre la teneva ancora per i polsi. Sconvolto e imbarazzato si staccò pensando che quello schifoso aveva fatto la stessa cosa. Si sentì un verme, avrebbe voluto sparire all’inferno. Non era certo meglio di McLaggen, anche lui aveva aggredito Hermione psicologicamente e poco ci mancava che lo facesse fisicamente.
    - Scusami…sono un’idiota, faccio schifo! -. Mormorò. La ragazza si alzò ancora un po’ intontita.
    - Ron… - Sussurrò. Non ebbe il tempo di girarsi che se la ritrovò addosso, svenuta.
    - He… Hermione! Tu scotti! – Il corpo dell’amica era bollente. Il ragazzo la prese in braccio e la portò nel suo dormitorio. Sicuramente se l’avesse portata da Madama Chips sarebbe successo il finimondo, nel dormitorio delle ragazze invece c’era l’incantesimo che impediva il passaggio agli uomini e poi c’era Lavanda sai che faccia avrebbe fatto nel vederlo entrare con l’amica mezza nuda tra le braccia! Non che gli e ne importasse più di tanto, la cosa che lo preoccupava di più era Hermione… era sempre stata lei fin dal primo anno. Entrato la sdraiò delicatamente sul suo letto coprendola con la sua coperta preferita.
    Fissandola nel buio non poté fare a meno di notare il corpo esile e delicato della sua compagna e provava una rabbia immensa nel non poter spaccare la faccia a quel bastardo di McLaggen.
    La ragazza si rigirò nel letto e aprì gli occhi lentamente. Era passata poco più di mezz’ora e Ron era ai piedi del letto che la guardava dolcemente.
    - Eh… che ci faccio qui?
    - Hai la febbre e sei svenuta… qui, era l’unico posto dove ti potevo portare. – Disse cercando di giustificarsi.
    - Ah… grazie. – Rispose imbarazzata. Il ragazzo si avvicinò piano e abbassando lo sguardo.
    - Perdonami, sono uno stupido! Non volevo farti soffrire… - mugugnò lentamente. Hermione lo guardò con dolcezza e capì che aveva reagito così perché era follemente preoccupato per lei.
    - Fa nulla…
    - Davvero mi dispiace… io credevo che… beh che tu e Krum…
    - Insomma basta, ora sai qual è la verità
    - Sì, ma mi dispiace lo stesso! E’ colpa mai se sei andata con quel bastardo alla festa! Dovevo esserci io al suo posto! Non avrei mai osato toccarti! –
    La ragazza lo fissò triste.
    - Sono così brutta? – Lui sgranò gli occhi e le orecchie gli diventarono scarlatte.
    - Non intendevo dire questo… -. Si corresse.
    - Non m’avresti mai baciato sotto il vischio? – Non sapeva se era la febbre a farla parlare così, ma si sentiva sicura di osare in quel momento.
    - Io… beh… sé tu avessi voluto… eh… sì. – Disse con un filo di voce.
    - Avvicinati.
    - Oh… Hermione perché mi fai questo! – Disse d’un fiato.
    - Miseriaccia! Non giocare con i miei sentimenti!
    - La mora lo guardò divertita.
    - Sei un’idiota Ron?
    - Eh? Mi offendi pure?
    - Sei tu che non devi giocare con i miei sentimenti…lo sai?-. Il volto di Ron s’illuminò.
    - Non credevo… eh… cioè…wow! Io ti amo Hermione! - Disse di getto.
    - Anche io ti amo. - Confermò sorridendo.
    In pochi secondi accadde quello che i due in sei anni avevano sognato e sperato con tutte le forze. Erano al culmine della felicità e i loro baci di una dolcezza infinita. Lentamente Ron prese posto al fianco di Hermione accarezzandole i capelli, mentre lei fece una cosa inaspettata. Cominciò lentamente a sbottonare la camicia di Ron e a baciare dolcemente ogni parte di pelle che veniva alla luce. Il ragazzo spalancò la bocca incredulo e tentando di rimanere calmo le fermò la mano.
    - Hermione… che fai?
    - Non vuoi? – Rispose ingenuamente.
    - Eh… sì, cioè no… non così. Dopo le cose accadute stasera.
    - E’ per Lavanda? – Ron cercò di ricordarsi chi era Lavanda.
    - No… dico di Cormac…
    - Ho bisogno di sentire vicino la persona che amo… soprattutto dopo quello che è successo. –
    - Ron cambiò colore… non si aspettò una frase del genere da Hermione.
    - Sei sicura?
    - Sì! – Rispose sorridente.
    Dolcemente lui la baciò sulla bocca assaporando il suo profumo. Nonostante pochi minuti fa aveva baciato un’altra la cosa non era minimamente paragonabile. Pian piano scese verso il collo con baci sempre più maliziosi. Lei sprofondò tra le braccia di Ron per la piacevole sensazione continuando il lavoro che aveva cominciato. La ragazza cominciò a baciare il petto scolpito e caldo di lui facendolo sciogliere in dolci e sussurrati gemiti. Adesso era lui ad essere con il viso affondato nel suo collo. Ben presto la sua camicia scivolò ai piedi del letto, mentre lui con mani tremanti apriva la cerniera dell’abito di Hermione facendolo cadere per terra. I due cominciavano a sentire un caldo indescrivibile e tutti i movimenti erano ovattati e un po’ impacciati.
    Ron si mise su di lei stando sulle ginocchia. Lo spettacolo di un Hermione in mutandine e autoreggenti gli fece bloccare il respiro e diventare la faccia color pomodoro. Lei ricambiando l’imbarazzo si portò due mani sui seni arrossendo a sua volta.
    - Sei bellissima! – Disse con un filo di voce.
    - Eh… senti…
    - No…non vuoi più?
    - No, non è questo. Tu, è la prima volta che lo fai? – Spiazzato dalla domanda ma sentendo di poter essere sincero disse:
    - E’ la prima volta… davvero.
    - Davvero? – Domandò sorpresa Hermione.
    - Ti dispiace? Forse avresti voluto un ragazzo con più esperienza…
    - No! Voglio te! Finalmente una cosa solo nostra non trovi?
    Il ragazzo, le sorrise dolcemente e chinandosi su di lei la baciò. Di nuovo quel calore inebriante; lei aprì la cintura dei pantaloni del ragazzo e con un fare goffo lui le sfilò lentamente l’ultima barriera.
    Ora erano completamente senza difese, puri, innamorati e finalmente felici.
    Con fare incerto lui guidò il suo sesso verso l’apertura che lentamente era diventata umida.
    Si guardarono dolcemente un istante prima di procedere, e dopo qualche secondo lui era scivolato dolcemente dentro di lei. Quel calore immenso si era unito in un solo corpo i loro cuori cominciarono a battere all’unisono. Il viso di Hermione era rigato da una lacrima che prontamente Ron raccolse con un bacio sussurrandole: - Scusami. – lei ricambiò il bacio abbracciandolo forte. I loro due corpi uniti cominciarono a muoversi aritmicamente in una danza sensuale ed erotica. Hermione inarcò la schiena affondando le mani nei capelli rossi di Ron e avvinghiandosi al suo tronco con le gambe. Non potendo più resistere a tutto questo, il ragazzo cominciò a spingere un po’ più veloce e nel frattempo le baciava passionalmente il seno. I movimenti diventarono sempre più forti e i baci sempre più intensi. Nella stanza buia i loro battiti e il loro respiro affannato era l’unica musica che riempiva l’aria. Hermione affondò questa volta le mani nelle natiche scultoree di Ron, mentre lui era ormai perso sulla sua bocca. Un ultimo dolcissimo gemito di entrambi e finalmente raggiunsero l’orgasmo. Un turbinio d’emozioni e d’immagini passarono nella mente dei due, si sentivano leggeri e felici anche se non si erano ancora resi conto di aver fatto la cosa più bella del mondo.
    - Ti amo immensamente! – Sussurrò lui mettendosi al suo fianco e coprendola con il lenzuolo.
    - Ti amo anche io… è stato magico.
    - Lo è stato perché era con te… - Disse Ron baciandola.
    - Era al settimo cielo non riusciva ancora a pensare che era lì con l’unico ragazzo che avesse mai amato e avevano fatto l’amore.
    Dopo qualche minuto di coccole si alzarono controvoglia, sapevano che tra poco sarebbero tornati gli altri. Si rivestirono alla meglio e scesero in sala comune appena in tempo per vedere entrare Harry, Ginny e Dean con altri grifondoro, sconvolti che non notarono l’imbarazzo dei due.
    - Ciao ragazzi! – Disse Hermione avvolta nella coperta di prima.-
    - Ciao Herm…ciao Ron, non avete saputo?
    - Saputo cosa?
    - C’era del sidro avvelenato alla festa! La notizia fece scendere Lavanda e Calì dal dormitorio delle ragazze.
    - Davvero? – Chiesero elettrizzate.
    - Sì… non so in quanti l’hanno bevuto! Hanno cominciato ad impazzire, facendo cose violente e senza senso! Figurati che li hanno immobilizzati e portarti di corsa al San Mungo. E’ stato spaventoso! Meno male che noi abbiamo bevuto solo burrobirra!
    - Hanno detto che anche McLaggen ne ha bevuto! Tu non lo hai visto?
    - Mh…no! –
    D’improvviso entrò Jordan ridendo.
    - Ragazzi! Non sapete l’ultima?
    - Cosa? – Dissero in coro.
    - Hanno trovato Mc Laggen, pietrificato e con le brache calate!
    - La sala scoppiò in una risata, mentre Hermione comprese il perché del comportamento di Corman. Ron nel frattempo non poteva smettere di ridere nell’immaginare la scena e involontariamente abbracciò Hermione che divenne paonazza.
    - I ragazzi presenti ammutolirono, Ginny scoppiò in una risata gioiosa insieme a Harry.
    - Lavanda invece scoppio a piangere correndo via.
    - I due si guardarono dolcemente negli occhi e si strinsero più forte. Tutti si complimentarono con loro… rimanendo tutta la notte a festeggiare e ridere di McLaggen in mutande.

    FINE.
     
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    Altro che Silente!!

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    Fantastica, complimenti vivissimi.
     
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  11. Scar7
     
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    bellissima storia,ma l'hai fatta finire proprio quando mi stava prendendo di più e io che m'aspettavo che l'avresti trascinata fino alla rottura con Lavanda dopo l'avvelenamento di Ron,
    sarebbe stato più plausibile. :tristo:
    Sei stata bravissima fino alla scena hot,ma poi sembra che hai corso per farla finire, è stato tutto troppo frettoloso.
    Sarebbe bello se continuasse,magari spostando quella scena hot più avanti.

    Edited by Scar7 - 15/4/2006, 22:32
     
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  12. Karmy^_^
     
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    mah... forse si... però così dovevo pubblicare un libro e in parte ricopiare il principe mezzosangue! non mi sembrava il caso °_° Scusatemi
     
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  13. Scar7
     
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    Hai ragionissima,ma mica dovevi scrivere il principe paro paro ,magari solo un altro capitolo dal punto di vista dei nostri due piccioncini, :D
    il compleanno di Ron,quando lui si molla con LavLav e fa pace con Hermione è una parte dolcissima,ma comunque la scrittrice sei tu ed io dovrei stare proprio muta in questo periodo, -_-
    però mi è piaciuta molto questa storia e come tutte le belle storie vorrei che continuassero in eterno ^_^
    :hiii.gif: :hiii.gif:
     
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  14. DESTINY1991
     
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    bellissima! nn ho parole! ti ringrazio! mi hai fatto leggere una storia bellissima
     
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  15. Karmy^_^
     
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    Ehehe..mi fa davvero piacere che avete gradito...è la prima volta che scrivo cose..hard diciamo....ma io spero che davvero vada a finire così^^
     
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15 replies since 13/4/2006, 09:38   178 views
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